sabato 12 marzo 2011

FEMME FATALE PER UNA NOTTE

 Lo specchio riflette la mia immagine. Le luci sono soffuse. Cerco nel buio il mio rossetto rosso. Lo stick di fuoco si stende sulle mie labbra. Mi manca solo una spruzzata del mio profumo preferito e poi sono pronta. Pronta per uscire. Pronta per il mio spettacolo.
La musica si diffonde nell’aria: un suono melodioso, caldo e avvolgente.  
Sono pronta.
Esco.
 Il mio vestito sprizza luce e fiamme a destra e sinistra. 
Mi tolgo piano piano il guanto di pailettes che fascia il mio braccio e lo getto verso il pubblico. Ora tocca all’altro.
Con un movimento mi giro e mi slaccio il vestito color ciliegia, che scivola leggero sui miei fianchi.


Mi muovo lentamente. Passo leggermente le mani sulle cosce, sui fianchi, sulla vita, sui seni.

Avanzo morbidamente verso la sedia al centro del palco. Mi siedo. Slaccio lentamente entrambi i reggicalze
Con la mano sfioro le cosce e i polpacci, fino ad arrivare alle caviglie. Afferro una scarpa e la poso a terra. Afferro anche l’altra.

Mi alzo e delicatamente mi slaccio il corsetto.
Laccio dopo laccio.
Poi è la volta del reggiseno.

Dietro di me una coppa di champagne.
Mi immergo. Mi bagno. Spruzzo acqua.
La musica strimpella, il pubblico esulta.

In una parola: BURLESQUE.              

La canzone “Fly me to the moon” è terminata.
La mia immedesimazione in una ballerina di burlesque, pure.           
È proprio vero che con l’immaginazione si vola alto.
Veramente in alto.
Fino alla Luna.
La bellissima Dita Von Teese
 Non immagino neppure cosa sarebbe potuto succedere se avessi ascoltato “You can leave your hat on", canzone resa famosa dal film "Nove settimane e mezzo".

Voi ve lo immaginate?

A.






 

1 commento:

  1. Veramente sensual!!! "Nove e settimane e mezzo" ti dico io ... meglio che non lo immagino altrimenti non farei in tempo a cercare sul vocabolario la definizione di burlesque!!!

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