Ecco qui varie e differenti opinioni che studenti e studentesse hanno riguardo al maschilismo.
“Se una segretaria "non ci sta" col capo, rischia d'essere licenziata”
“Vengono assunte più facilmente segretarie belle e attraenti, possibilmente nubili”
“La donna che raggiunge una certa posizione nel lavoro, si presume l'abbia raggiunta grazie al sesso”
“Il lavoro della casalinga non è retribuito”
“Se la ragazza "non ci sta" viene definita una "suora", se "ci sta" una "poco seria"”
“Se l'uomo non è "vergine" è considerato più "uomo"; se non lo è la donna, è perché è una "donnaccia"”
“Nello spettacolo televisivo: la donna-oca, la donna-valletta, la donna-corpo... Oggetto di consumo e di sesso: per vendere prodotti commerciali, per ottenere l'audience”
“In Tv le donne sono tutte belle, attraenti e piacevoli: donne "normali" non esistono. Questo provoca dei complessi di inferiorità”
“Nelle soap opera le donne sono o disperate, o poco serie, o vendicative”
“Ci sono proverbi e frasi fatte che una donna può considerare offensive: "Moglie e buoi...", "La ragazza è come una sigaretta...", "Donna baffuta...", "Sei una femminuccia", "Donne e motori...", "Donna al volante...", "Il sesso debole", "La curiosità è femmina", "Lei è un uomo o una donna?"”
“Se un uomo ha molte donne è "tosto", se una donna ha molti uomini è una "puttana"”
“Se una donna veste in modo stravagante è poco seria, se lo fa l'uomo è un originale”
“La prostituta è una vergogna, lo gigolò è uno che ha esperienza”
“L'adulterio: per l'uomo un'avventura, per la donna una vergogna”
(Tratto dal sito: http://www.homolaicus.com/uomo-donna/maschilismo.htm)
Si è sempre parlato di maschilismo.
Ecco, ora facciamo un po’ il punto della situazione.
Innanzitutto, con il termine maschilismo si definisce “un atteggiamento culturale e sociale basato sull'idea di una superiorità fisica e intellettuale dell'uomo sulla donna”.
Il termine si diffuse negli anni ’60 come contrapposizione al femminismo, ma a differenza di quest’ultimo, non nasce come movimento culturale e sociale che mette in discussione i rapporti di potere tra i due sessi, ma è un vero proprio modus vivendi.
Il maschilismo è una vera e propria ideologia: la donna è inferiore all’uomo. E questa ideologia la si ritrova ovunque: nella società, in politica, nel mondo del lavoro, in televisione, nella religione, in filosofia, in letteratura, ecc.
La donna, dal tempo dei tempi, è sempre stata vista come qualcosa di succube, di dipendente all’uomo, al maschio.Una volta le donne non potevano aspirare ad una buona istruzione: esse dovevano solo mostrarsi educate e sottomesse, prima al proprio padre e poi al proprio marito (dalla padella alla brace). L’istruzione, la cultura non era una cosa per donne: esse dovevano occuparsi solo della cura della casa e della crescita dei propri figli.
Per quale motivo, nella storia ci sono così poche donne famose in ambito culturale, filosofico, nella pittura, nella scienza e nella scrittura?
Beh, la risposta mi sembra così semplice e banale.
Sarebbe interessante chiedere ad un qualsiasi maschilista convinto quale potrebbe essere la prova dell’inferiorità della donna. Ad armi pari, ovviamente.